Fiume che cammina.

Con Bollait e i pastori mòcheni, una mostra di Pattini sulla transumanza

Un mondo invisibile di lana che vive lentamente percorrendo
le radici della cultura del territorio.
Vivo distante dall’eccitazione dell’asfalto convulso
dai ciottoli infangati dalla falsità
dai clamori mondani
preferisco i sentieri polverosi della meraviglia.
Alberto Pattini
Quarantacinque pannelli fotografici e ventidue poesie comporranno la mostra di Alberto Pattini e curata dal Muse di Trento sui pastori mòcheni e i luoghi attraversati con il loro gregge, dalle vette del Lagorai al mare Adriatico e ritorno, lungo la antica via della transumanza, sulla quale i Romani costruirono la strada Claudia Augusta Altinate.
La mostra, dal titolo “Fiume che cammina”, verrà inaugurata il prossimo sabato 10 giugno e rimarrà in allestimento fino al 27 agosto presso le sale del Palazzo delle Albere a Trento.
L’inaugurazione prenderà il via alle 17.50 del 10 giugno con un intervento musicale dei fisarmonicisti mòcheni Mirko Petri Andele, Michele Eccel, Matteo Marchel e Simone Petri, per poi continuare con la letture delle poesie di Pattini, l’esibizione dei Coscritti mòcheni nel Balletto della Paris e quella del Gruppo Folcloristico di Palù del Fersina, PALAIERLEARNMUSIKANTEN. Si aggiungeranno inoltre le dimostrazioni di tosatura della lana a cura di Aldo Laner e Rita Corn, di filatura della lana con arcolaio a cura del comitato Bollait – Gente della Lana, e la dimostrazione di preparazione del formaggio a cura di Adriano Moltrer e Mauro Iobstraibizer dell’Associazione allevatori della capra pezzata mòchena.
Un pomeriggio all’insegna della tradizione mòchena, a dimostrare – ancora una volta – quanto la lana sia stata e, proprio grazie al comitato Bollait, sia tornando ad essere un tassello fondamentale della società e dell’economia della Valle.