Bollait Gente della lana

BOLLAIT. La lana della Val dei Mòcheni

È stato fondato nel mese di febbraio 2017 il Comitato Bollait – Gente della Lana, nato per ridare vita a una filiera corta della lana in Val dei Mòcheni.

La lana è una preziosa materia prima di cui la Val dei Mòcheni dispone ma che, finora, non è mai riuscita a rappresentare un tassello significativo dell’economia della valle.

Presieduto da Stefano Moltrer, sindaco di Palù, il comitato Bollait nasce proprio con lo scopo di promuovere la filiera corta, attraverso il recupero di una tradizione legata a questo materiale che nel tempo si è persa, provocando spesso sprechi e una sempre minore diffusione della pastorizia. 

A dare respiro e vita a questo progetto è un gruppo di donne con il comune interesse per la lavorazione della lana. Feltro e gomitoli di filato hanno infatti unito Barbara PisettaDaniela Dalbosco, Giovanna Zanghellini, Vea Carpi che tra un lavoro e l’altro si sono scambiate idee e percezioni della valle che vivono, rendendosi presto conto che la loro passione avrebbe potuto diventare qualcosa in più, un punto fermo dell’economia dei loro paesi.

Ogni anno vengono prodotti in Val dei Mòcheni tra i 3 e i 4 mila chilogrammi di lana che viene per lo più buttata, rappresentando un rifiuto speciale, costoso da smaltire.

«L’idea di poter valorizzare la lana, facendola tornare ad essere una risorsa del territorio piuttosto che un rifiuto, insieme alla convinzione che questo progetto sia lungimirante e possa aprire nuove opportunità non solo per il comune di Palù ma per l’intera Valle, ha guidato la scelta dell’amministrazione comunale nel sostenere da subito il progetto Bollait. Per questo spero che tutti i residenti della valle possano riconoscersi e sostenere questo progetto»: con queste parole, Stefano Moltrer, sindaco del Comune di Palù del Fersina, presenta orgoglioso il progetto

La storia del Comitato Bollait inizia con la ricerca della lana: contattando i pastori della valle, le protagoniste del Comitato si sono immediatamente rese conto dell’entusiasmo che dimostravano. Tutti gli allevatori hanno concesso la lana in forma gratuita, risparmiando il fatto di doverla smaltire.

L’intraprendenza del gruppo di donne, l’entusiasmo dei pastori, l’impegno istituzionale ed economico del Comune di Palù hanno permesso di raccogliere mille chili di lana grezza che è stata inviata a Biella, uno dei principali centri tessili in Italia, dove è stata lavata e curata. 

Da Biella sono ritornati circa 500 chilogrammi di lana pronta all’utilizzo, tra feltrofiocco e filato di vario genere, provocando un immediato fermento in valle: molte donne hanno chiesto di poter avere alcuni gomitoli per provare a lavorarla.

A ispirare il lavoro del Comitato Bollait alcune esperienze virtuose, in particolare quella della Val d’Ultimo: l’obiettivo infatti è riuscire a vendere la lana e i manufatti per riuscire a pagare la lana ai pastori, proprio come accade in Alto Adige.

Daniela Dalbosco, oltre ad essere una delle consigliere di Bollait è presidente dell’associazione Pirlo, realtà che riunisce alcuni ristoratori e proprietari di strutture ricettive della valle, alle quali rivolge un appello: «Voglio fare un invito a tutti i membri di Pirlo perché mettano entusiasmo e fiducia nel progetto di Bollait: la Val d’Ultimo ci insegna che una filiera di questo tipo porta indotto al territorio anche in termini di turismo. Per questo l’invito è quello di promuovere un angolo Bollait nelle strutture ricettive e comunicare coesione sociale e identità».

Il Comitato Bollait – Gente della Lana è composto da: Vea Carpi, Silvia Conotter, Daniela Dalbosco, Stefano Moltrer, Barbara Pisetta Giovanna Zanghellini. 

Per informazioni: Barbara Pisetta – 3472914399